Genitorialità ed educazione: le famiglie di Capanne e Marti camminano insieme

Anche quest’anno (2009), nella nostra Unità Pastorale, è stato intrapreso un cammino per le famiglie per riscoprire la grandezza del Sacramento del Matrimonio.
L’argomento trattato è “Genitorialità ed Educazione”.

I primi due incontri sono stati tenuti dalla Pedagogista Mariarita Castellani. Ecco come Cristina ha vissuto questi momenti: “Gli argomenti esposti sono stati molti ed interessanti e sintetizzarli in poche parole non è facile, quindi mi soffermerò su ciò che più mi ha colpito.

Nel primo incontro c’è stato detto che l’educazione deve essere considerata il mezzo per raggiungere la felicità.Sono felici i nostri figli? Hanno dei buoni motivi per vivere? La risposta sappiamo bene quale sia. La Relatrice, secondo me, ha fatto una analisi molto interessante; ha messo un spartiacque: prima del ’68 e dopo. Prima del ’68 nelle persone c’era il rimorso per una azione sbagliata e di conseguenza il pentimento (si conosceva la legge di Dio); dopo sono caduti i tabù, tutto è diventato lecito e il senso di colpa, unito alla paura, ha preso il posto del rimorso. Quindi da comportamenti immorali, cioè contro la morale, si è passati a comportamenti amorali, cioè senza morale. Pertanto se vogliamo dare serenità ai nostri figli dobbiamo uscire dal relativismo e cominciare a delineare nettamente ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: l’uomo è un essere morale, la legge di Dio è stampata nel suo cuore e vivere contro la legge non può portare che tristezza.
Altro punto interessante è stato quando la relatrice ha parlato dell’amore, un amore diverso da quello che la televisione e i giornali ci propinano. L’Amore con la A maiuscola oltrepassa l’emozione, è fatta di sacrifici, è incondizionato, si mette in relazione con l’altro e in quest’ottica «il Matrimonio è un percorso al Calvario», dove c’è la morte a se stessi e dove servendo per amore, si trova la felicità, quella felicità che viene dall’amore di Dio che assiste i coniugi con la sua Grazia, mediante il Sacramento del Matrimonio”.