L’Avvento e il Tempo di Natale


Il significato teologico
La teologia dell’Avvento ruota attorno a due prospettive principali. Da una parte con il termine “adventus” (= venuta, arrivo) si è inteso indicare l’anniversario della prima venuta del Signore; d’altra parte designa la seconda venuta alla fine dei tempi.
Il Tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

L’attuale celebrazione
Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri della domenica, che quest’anno capita il 27 novembre, e termina prima dei primi Vespri di Natale. E’ caratterizzato da un duplice itinerario – domenicale e feriale – scandito dalla proclamazione della parola di Dio.
Le letture del Vangelo hanno nelle singole domeniche una loro caratteristica propria: si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi (I domenica), a Giovanni Battista (II e III domenica); agli antefatti immediati della nascita del Signore (IV domenica). Le letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte soprattutto dal libro di Isaia. Le letture dell’Apostolo contengono esortazioni e annunzi, in armonia con le caratteristiche di questo tempo.

Il tempo di avvento
La festa del Natale risale alla prima metà del quarto secolo, ma solo nel sesto secolo si è creato un tempo di preparazione, di riflessione e di penitenza che assumerà più vanti un vero e proprio carattere liturgico. L’Avvento è un tempo vissuto nell’attesa della venuta del Signore. La prima parte è orientata all’annunciazione della venuta gloriosa di Cristo, la seconda è concentrata sulla nascita del figlio di Dio, sull’incarnazione del Verbo. Tempo di attesa e speranza, ma anche tempo di ascolto e riflessione sul Regno di giustizia e di pace inaugurato dalla venuta del Messia. La solennità della festa dell’Immacolata concezione (8 dicembre) non ostacola il percorso dell’Avvento, ma ricorda l’opera del Salvatore che ha santificato la Madre fin dal suo primo concepimento.
Il colore che lo contraddistingue è il viola.

Il tempo di Natale
Inizia con la celebrazione della Messa del 24 dicembre e si conclude con la domenica successiva all’Epifania, cioè con la festa del Battesimo di Gesù. La solennità (25 dicembre) celebra la nascita e l’incarnazione del Figlio di Dio. Il 26, 27 e 28 dicembre sono rispettivamente le feste di Santo Stefano, San Giovanni Evangelista e dei Santi Innocenti.
Il tempo di Natale è il tempo della gioia perché celebriamo il Signore che è venuto in mezzo a noi 2.000 anni fa e, da allora, non ci ha mai abbandonato. Dal mistero della nascita di Gesù, si passa a celebrare la sua manifestazione al mondo (Epifania), la rivelazione della sua natura divina e della sua affermazione come Messia (festa del Battesimo), la sua vita in famiglia (festa della Santa Famiglia, che quest’anno cade il 26 dicembre) e santità della Madre.
Il colore liturgico è il bianco.

Prepariamoci bene a queste Solennita’ Natalizie affinché Dio trovi posto nei nostri cuori.
Buon Avvento e un Santo Natale a tutti voi.

Don Fabrizio