Omelia per la quinta domenica dell’anno B.

Fratello mio, sorella mia, hai pregato oggi? Preghi ogni giorno? Quando hai pregato l’ultima volta? Credi nelle preghiere? Queste domande sono necessarie pensando al racconto del Vangelo di oggi.

Nel brano evangelico di oggi ci viene detto che Gesù, al mattino molto presto, si recò in un luogo tranquillo per pregare. Questo è meraviglioso. Questo è fonte di ispirazione. Questo è incoraggiante. Vale la pena emularlo.

Fin dall’inizio, chiariamo una cosa: Gesù Cristo è Dio e non ha bisogno di pregare. Ma ha pregato perché la preghiera è importante. Fratelli e sorelle, la preghiera è necessaria. La preghiera cambia la vita. La preghiera è comunicazione con Dio. La preghiera è indispensabile. La preghiera è uno degli atteggiamenti di cui abbiamo bisogno per rimanere autentici figli di Dio. Se Gesù Cristo può pregare, non hai motivo di non pregare.

Recentemente Papa Francesco ha inaugurato l’Anno di preghiera dedicato “a riscoprire il grande valore e l’assoluta necessità della preghiera, la preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa, la preghiera nel mondo”. Purtroppo oggi molte persone non pregano. Fratelli e sorelle, non possiamo fare a meno delle preghiere. Da oggi prendi sul serio le preghiere.

Dall’azione orante di Gesù Cristo nella lettura del vangelo di oggi, ricordiamoci qualcosa sulle preghiere:
1) La preghiera è efficace: se la preghiera non è efficace, Gesù non avrebbe pregato. La preghiera aiuta e la preghiera funziona. La preghiera cambia le situazioni, le circostanze e le persone. Io sono una testimonianza vivente del potere delle preghiere. La preghiera mi ha aiutato moltissimo e mi aiuto nel mio cammino di vita. Anche la preghiera può aiutarti.

2) La preghiera deve essere frequente: Gesù è stato coerente e frequente nella sua vita di preghiera. Gesù pregava ogni giorno. Alcuni di noi pregano solo quando hanno bisogno di qualcosa da Dio. Dopo aver ottenuto quella cosa, smettiamo di pregare. La preghiera è frequenza, non solo emergenza. Prega ogni giorno.

3) Non essere troppo occupato per pregare: nonostante i fitti impegni di Gesù Cristo, Egli ha sempre trovato il tempo per pregare. Dobbiamo creare tempo per le preghiere. Ricorda questo, non potrai mai essere più impegnato di Gesù Cristo. Non essere troppo occupato per pregare. Non mettere a compiere l’opera di Dio e poi dimenticare il Dio dell’opera.

4) La preghiera deve essere qualitativa e non quantitativa: non conta quanto tempo ci metti, ma quanto bene preghi. La qualità della preghiera dipende dalla fede e dalla fiducia che uno pone in Dio. Ciò che è importante non sono le ore che trascorri in preghiera, ma la fede che hai mentre preghi. Nessuna fede, nessuna preghiera.

5) Dio risponde ad ogni preghiera: ad ogni preghiera, Dio risponde sì o no oppure aspetta. Ogni risposta è per amore. Dio vede il quadro più ampio del tuo. Hai bisogno della guida dello Spirito Santo per sapere quale risposta Dio ti sta dando quando preghi.

6) La preghiera va accompagnata da pazienza e perseveranza: non smettere di pregare. Non rinunciare a Dio. Dio si prende cura di te. Dio non sta dormendo. Occorre pazientare. Pregate finché non succede qualcosa e continuate anche dopo.

Fratelli e sorelle, pregate, pregate e pregate.