Omelia per la XIV domenica, anno B

La parte più triste della lettura del Vangelo di oggi è stata quando leggiamo che Gesù non poteva compiere alcuna opera potente nella sua città natale a causa della loro incredulità. Cosa ha portato a ciò? La gente della sua città natale disprezzava Gesù. Pensavano di conoscere lui, le sue origini e familiari. Questo è un chiaro esempio di come la familiarità genera disprezzo.Uno dei problemi più grandi che abbiamo anche oggi nel nostro rapporto con Dio è la Familiarità. Molti di noi hanno acquisito così tanta familiarità con Dio e con le cose spirituali che non abbiamo alcun rispetto o considerazione per Dio o per le cose spirituali. La familiarità ha così condizionato matrimoni, famiglie, amicizie, relazioni e luoghi di lavoro. La familiarità influisce moltissimo sulla nostra vita cristiana.
Fratelli e sorelle, dalla lettura del Vangelo di oggi, quali sono alcuni dei pericoli della familiarità nella nostra vita cristiana?La familiarità porta alla mancanza di fede.La familiarità porta alla mancanza di rispetto per i Luoghi Santi, le Persone Sante, le persone e gli oggetti Sacri.La familiarità porta alla mancanza di vita di preghiera.La familiarità porta alla mancanza di rispetto per la Santa Eucaristia e i sacramenti.La familiarità porta alla mancanza di rispetto per la parola di Dio.La familiarità porta all’ingratitudine verso Dio.La familiarità porta alla mancanza di contentezza.
Fratelli e sorelle, come possiamo superare questa malattia della familiarità per crescere spiritualmente?

1) Ricominciare da capo. Inizia oggi una nuova relazione con Dio.

2) Umiliati sempre davanti a Dio.

3) Rinnova quotidianamente la tua fede in Dio.

4) Sii grato a Dio ogni giorno.

5) Confessarsi regolarmente.

6) Lascia che regnino l’amore e il perdono.

7) Rispettare i sacerdoti, le persone, i luoghi santi e gli oggetti sacri.
In conclusione preghiamo: chiudi gli occhi: Dio ci mostri misericordia e ci purifichi. Che Dio ci aiuti a crescere spiritualmente, per Cristo Nostro Signore. Amen.