Due anni fa, un giovane mi incontrò e mi disse che aveva voglia di tagliarsi la mano. Rimasi sorpreso. Gli chiesi perché. Mi disse che era solito commettere peccati con la mano e che voleva fare ciò che Gesù disse nella Bibbia, che è la lettura del Vangelo di oggi. Gesù disse: se la tua mano ti fa peccare, tagliala. Ho dovuto insegnare all’uomo la corretta interpretazione di quel brano, che è la mia omelia per oggi.
Innanzitutto, quando Gesù disse, nella lettura del Vangelo di oggi, che dovremmo tagliarci le mani, i piedi e gli occhi, Gesù non lo intendeva letteralmente. È figurativo e ha un significato profondo.
In secondo luogo, tagliare una qualsiasi parte del nostro corpo non ferma il peccato. Il peccato viene dai nostri cuori e dalle nostre menti. Anche quando tagliamo via una parte del nostro corpo, la tendenza al peccato è ancora lì.
In terzo luogo, Gesù disse: se la tua mano ti fa peccare, tagliala. La mano è il simbolo delle relazioni. Potrebbero essere relazioni con amici, colleghi e persino familiari. Se una qualsiasi relazione nella tua vita ti sta facendo commettere peccato, offendere Dio e portarti all’inferno, Gesù dice di tagliare quella relazione. È meglio affrontare il dolore della separazione da tali relazioni che essere in tali relazioni e andare all’inferno. Scegli saggiamente.
In quarto luogo, Gesù disse: se la tua gamba ti fa peccare, tagliala. Qui, la gamba è il simbolo del movimento, dell’ambiente, del luogo del peccato, dell’attività e del lavoro. Se le cose che fai o i luoghi in cui vai ti stanno facendo peccare, scappa via da loro. Se il tuo atteggiamento sul posto di lavoro ti porta a peccare, cambia atteggiamento. Ricorda, qualsiasi cosa tu debba peccare per ottenere non è una benedizione.
Il quinto punto, Gesù disse anche: se il tuo occhio ti fa peccare, cavalo. Qui, l’occhio simboleggia il piacere. L’occhio è la sede dei desideri piacevoli. Il piacere in sé non è cattivo, ma c’è un limite entro il quale il piacere è accettabile. Alcuni piaceri sono decisamente peccaminosi, ad esempio la fornicazione, l’adulterio, la masturbazione e così via. Gesù vuole che li fermiamo. È meglio negarci alcuni piaceri piuttosto che goderceli e andare all’inferno. Chiediti, quali piaceri devo evitare oggi?
In conclusione, alla fine del brano del Vangelo di oggi, Gesù ha dato una descrizione dell’inferno. Perché? Gesù vuole che sappiamo che l’inferno è reale, l’inferno non ne vale la pena, l’inferno non è un posto dove andare, l’inferno non dovrebbe mai essere una nostra scelta, e il peccato conduce all’inferno.
Fratelli e sorelle, preghiamo: o Dio, perdona i nostri peccati. Gesù, aiutaci a evitare l’inferno. Spirito Santo, guidaci alla santità, per Cristo Nostro Signore amen.