BREVE DESCRIZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE
Le decorazioni della nicchia, evidentemente posteriori alla piccola immagine della Vergine con Bambino, risultavano molto abrase. Apparivano ormai illeggibili le zone meno riparate dove l’azioni atmosferiche hanno avuto maggiore impatto.
Particolarmente danneggiata la fascia centrale dove si vedevano i resti di un cielo stellato, i frammenti sia del blu che delle stelle erano illeggibili. Inoltre la pittura si presentava coperta da un leggero e diffuso strato di particellato atmosferico e terroso, inoltre si potevano vedere sollevamenti del colore e lesioni in particolare nelle zone perimetrali e intorno allo sportello metallico.
L’immagine della Madonna al contrario è in buono stato conservativo salvo qualche abrasione nella parte bassa e delle fessure perimetrali in corrispondenza dell’attaccatura dell’embrice che fa da supporto all’immagine della Madonna. La struttura in pietra serena particolarmente ricca e imponente si trovava in pessime condizioni conservative con zone anche pericolanti. Si riscontravano particolarmente gravi i dissesti nella parte inferiore. Vi erano cadute ampie di modellato dei capitelli e di altre parti di cornice, esfoliazioni e de coesione della materia; nelle zone meno esposte al dilavamento della pioggia la superficie risulta coperta da una pellicola nerastra dovuta alla stratificazione di sporco atmosferico. Sora la cupoletta si trova una croce in ferro gravemente danneggiata e con parti mancanti. Da un’osservazione ravvicinata abbiamo trovato una vernice al quarzo grigia che occultava tutta la parte inferiore dell’edicola esterna.
INTERVENTI EFFETTUATI
DIPINTO
Dopo la fermatura preventiva del colore mediante iniezione a tergo di adesivo composto di caseinato di calcio siamo passati successiva tamponatura con acqua demineralizzata e spugne naturali con interposta carta giapponese. Nelle zone degradate piu’ estese sarà utilizzata la resina acril ac 33 in emulsione acquosa al 5%. Spolveratura con pennellini setola morbida coadiuvata dall’utilizzo di aspirapolvere; successiva asportazione della polvere poco coerente tramite leggera tamponatura con acqua demineralizzata e spugne naturali con interposta carta giapponese. La pulitura della superficie pittorica tramite applicazione ripetuta di tensioattivo su fogli di carta giapponese per un tempo di contatto di circa 20 minuti e successivamente tamponata con acqua demineralizzata. Rimozione dello scialbo bianco composto da colore al quarzo sotto la mensolina dove abbiamo recuperato tracce di decorazione e dove erano rimaste tracce di scritte,una molto leggera per esteso di color bruno,un’altra successiva con abbreviazione fatta su pallello rettangolare bianco e caratteri neri da attribuire agli interventi del 1958. Dopo la rimozione delle vecchie stuccature fatiscenti o non idonee e successiva stuccatura delle lesioni e delle lacune con idrato di calcio e sabbia lavata. Esecuzione di arriccio e intonachino. Restauro pittorico di tutte le mancanze presenti sulla pittura murale da eseguirsi con velature sensibilizzate nelle abrasioni, mentre le stuccature, contigue al colore originale, verranno integrate pittoricamente con il metodo della selezione cromatica; per questa operazione saranno usati colori stabili, terre ed ossidi puri legati con caseinato di ammonio. Ricostruzione del cielo stellato con colori minerali edoratura delle stelle con oro e ricostruzione del cartiglio nella perte inferiore e della scritta come la prima versione. Recupero della doratura coperta dalla vernice nera e integrazione cromatca del colore e dell’oro.
PARTE LAPIDEA
Rimozione della polvere incoerente con pennelli in setola morbida. Pre-consolidamento/consolidamento della pietra degradata mediante applicazione fino a rifiuto di silicato di etile. Consolidamento delle fratture mediante iniezioni di resina epossidica a lento indurimento caricata con silice micronizzata previa sigillatura delle fessure con stucco acrilico. Rimozione dei depositi di sporco coerente mediante impacchi con una soluzione di ammonio carbonato al 5% in acqua demineralizzata dispersa in polpa di cellulosa; successivo risciacquo con tamponatura di acqua demineralizzata e spugne naturali. Rimozione o assottigliamento delle stuccature cementizie. Realizzazione delle stuccature e delle eventuali integrazioni concordate con la D.L. con stucco acrilico pre-miscelato a base di polvere di pietra e pigmenti minerali. Rifacimento delle volute dei due capitelli tramite esecuzione del calco con gomma siliconica armata esternamebnte con gesso e fibra vegetale. Colatura dei calchi e riposizionamento previa applicazione di perni di fibra di vetro e resina poliestere e stuccatura sigillante e rimodellante. Esecuzione di saggi sratigrafici sugli intonaci esterni per recuperare le cromie originali.
PARTE IN FERRO
Restauro della croce in ferro con rimozione delle scaglie distaccate, consolidamento riconversione della ruggine e protezione finale. Integrazione dei due raggi mancanti.
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LIDIA CINELLI
VINCI 20 SETTEMBRE 2014
DIPLOMA E SPECIALIZZAZIONE presso l’ Opificio delle Pietre Dure (Fi)
Attestazione SOA OS2 class.1
P.I. 04787500489 e-mail lidia.cinelli@virgilio.it
Articolo originale pubblicato il 02 Novembre 2014