Chiesa Piebana di Montopoli

Dedicata ai SS. Stefano e Giovanni Evangelista

Gia’ nel 1260 esisteva l’omonima cappella; dalla piazza della Pieve sono infatti ben visibili l’antico ingresso ed i due finestroni. Venne ingrandita nei primi del ‘300 e un avvenimento eccezionale onoro’ il rinnovato tempio romanico, quando il 12 Agosto 1329 “si videro riuniti Sindaci e Ambasciatori di Firenze, Pisa, Pistoia, Volterra, Massa, Prato, San Gimignano, Colle, San Miniate, Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco e Collegalli per fare pace scambievole, dimenticare vicendevolmente tutte le ingiurie e porre fine alle rappresaglie”.Da autorevolissimi storici tale avvenimento è ricordato come “Pace di Montopoli” . (Ogni dieci anni nel corso della manifestazione storica viene rievocato fedelmente ,desumendolo dagli “Annali Pisani” del Tronci )

Regnando il Pontefice Bonifacio IX, Nicolo’, Vescovo di Lucca, sotto la cui giurisdizione ecclesiastica si trovava Montopoli, soppresse il vecchio Piviere di Musciano ed elesse, il 18 Agosto 1399 ,la nuova Pieve dei Santi Stefano e Giovanni. Fu varie volte saccheggiata e depredata di tutti i suoi arredi sacri; nel 1529 fu saccheggiata dalle truppe spagnole, che, con le loro artiglierie, danneggiarono oltre l’edificio sacro, anche il campanile. Il restauro potè essere solo compiuto nel 1534 quando un po’ di tranquillità torno’ nelle terre toscane. Nel 1621 la Grande Duchessa Maria Maddalena d’Austria, moglie di Cosimo II, con decreto del Pontefice Gregorio XI, ottenne che si erigesse a San Miniato una nuova Diocesi, per cui Montopoli, da tale data, non fece più parte di quella di Lucca. Nel 1764 il Pievano Severo Damiano Giani, fece restaurare la Chiesa e collocare nel suo interno un altare barocco scolpito in pietra della Gonfolina e, nel 1766 la balaustra, opera dello scalpellino Maestro Ferdinando Ferroni. Nel 1817 il Pievano Bartolo Maria Bartoli, fece rialzare la Chiesa, vi fu collocato un cornicione di pietra, fu fatto un nuovo scoiato dipinto ed il pavimento di marmo. L’organo e la cantoria vennero compiuti nel l 824. L’antico cimitero era formato dall’attuale piazzetta e dall’Orto della Sagrestia. Nell’interno della Pieve venivano invece sepolti i Parroci, i Sacerdoti, i Fratelli della Compagnia ed i membri delle famiglie antiche e nobili. A seguito degli eventi bellici del 1944, in cui rimase vittima il Pievano Omero Guidotti, la Chiesa rimase gravemente danneggiata al soffitto ed alle pareti per cui, nel 1950-51, fu necessario compiere un’opera di restauro effettuato dal Pievano Danilo Maltinti che è stato per 59 anni pastore di questa parrocchia.